!18 agosto 2021
Lo scultore Gianni Aricò ci ha lasciato! Scomparso è l'uomo, ma libera è l'anima Dalle montagne cavar piere, per forme vive. Dalla silice viero fuso per immobili vele Dalla terra getar il bronzo per fianchi sinuosi Dalla vita costruire uomini con infinita pazienza. Aricò artista del '900. L'Ateneo Veneto lo festeggia.
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"L'opera di Aricò sembra evocare solo per un istante la croce nella postura del Cristo per spingere a leggere il suo corpo sublimato con le braccia verso l'alto verso lo slancio del risorto. Ma è dalla croce che non c'è che il senso di quest'opera può essere compreso completamente.
La rappresentazione della croce non è mai stata ripresentazione dell'evento storico ma sempre è stata guidata dall'interpretazione teologica e simbolica del mistero di passione morte e resurrezione
evocato dall'immagine".
La rappresentazione della croce non è mai stata ripresentazione dell'evento storico ma sempre è stata guidata dall'interpretazione teologica e simbolica del mistero di passione morte e resurrezione
evocato dall'immagine".
"Aricò è un artista sereno; parla la lingua del suo tempo in modi sintetici e robusti..."
Lo Studiolo di Gianni aricò è a Venezia in Campo S. Stefano