Il monumento in memoria di Antonio Vivaldi si nutre di pura musica.
Lo scultore non ha scelto di darci un'immagine commemorativa del grande musicista ma ha voluto parlarci della sua musica traendo ispirazione dalle quattro Stagioni.
Le diverse arie, i movimenti, i toni la coloritura propria della musica vivialdiana catturano i nostri sensi in un profondo coinvolgimento emotivo.
Aricò ha composto un trio: "le putte musicanti". Ogni fanciulla è legata all'altra in un rapporto di spazio e tempo, di armonia e dissonanza, di gioia e tristezza.
La giovane Primavera trae dolci melodie dalla viola, il volto ridente, la chioma che accarezza lo strumento, il corpo che asseconda il suono.
L'estate è in piedi come dardo di luce, figura solare, tutt'uno con il violino, strumento dalla sonorità purissima, vero inno alla vita.
Autunno e Inverno si compenetrano nel tono profondo del violone dando voce alla melancolia dell'esistenza in un modello di concentrata interiorità.
La straordinarietà dell'opera è nell'aver mantenuto il senso di monumentalità proprio della scultura capace di imprigionare lo spazio marcandolo e, al contempo, di renderla vibrante informe di armonica melodia.
Vivaldi nato a Venezia nel 1677 muore a vienna nel 1741. Il gruppo scultoreo nella versione in marmo fa mostra di sè a Vienna in Roosveltplatz mentre i bronzi con patina dorata sono a Venezia all'entrata del Porto, in segno d'accoglienza per i viaggiatori e le navi.
Il Monumento è partito da Venezia il 19 maggio 2001 per essere inaugurato a Vienna in Roosenvelt Platz il 16 giugno 2001.
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Lo scultore non ha scelto di darci un'immagine commemorativa del grande musicista ma ha voluto parlarci della sua musica traendo ispirazione dalle quattro Stagioni.
Le diverse arie, i movimenti, i toni la coloritura propria della musica vivialdiana catturano i nostri sensi in un profondo coinvolgimento emotivo.
Aricò ha composto un trio: "le putte musicanti". Ogni fanciulla è legata all'altra in un rapporto di spazio e tempo, di armonia e dissonanza, di gioia e tristezza.
La giovane Primavera trae dolci melodie dalla viola, il volto ridente, la chioma che accarezza lo strumento, il corpo che asseconda il suono.
L'estate è in piedi come dardo di luce, figura solare, tutt'uno con il violino, strumento dalla sonorità purissima, vero inno alla vita.
Autunno e Inverno si compenetrano nel tono profondo del violone dando voce alla melancolia dell'esistenza in un modello di concentrata interiorità.
La straordinarietà dell'opera è nell'aver mantenuto il senso di monumentalità proprio della scultura capace di imprigionare lo spazio marcandolo e, al contempo, di renderla vibrante informe di armonica melodia.
Vivaldi nato a Venezia nel 1677 muore a vienna nel 1741. Il gruppo scultoreo nella versione in marmo fa mostra di sè a Vienna in Roosveltplatz mentre i bronzi con patina dorata sono a Venezia all'entrata del Porto, in segno d'accoglienza per i viaggiatori e le navi.
Il Monumento è partito da Venezia il 19 maggio 2001 per essere inaugurato a Vienna in Roosenvelt Platz il 16 giugno 2001.
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